Torino – Interdizione dalla professione per Medico del Lavoro
Due fratelli medici, originari di San Lorenzo (Reggio Calabria) sono stati posti a processo a Torino per errate procedure in merito a visite per l’idoneità al lavoro in città e in provincia tra il 2011 e il 2013. Le misure sono state disposte dal gip del capoluogo piemontese.
Il fratello avrebbe sostituito più volte, pur non avendo titolo e nomina per farlo, l’altro fratello Medico del Lavoro, nominato ufficialmente. L’accusa è di falso ideologico e sussiste in quanto la Medicina del Lavoro non prevede ‘sostituzioni’, difatti i compiti del Medico Competente sono indelegabili.
Qualora il medico non fosse in grado di svolgere parte dei suoi compiti egli non può delegarli a colleghi ma il datore di lavoro dovrebbe provvedere alla nomina di più medici. Infatti, l’art. 39, comma 6 del Dlgs 81/08 prevede che “nei casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi d’imprese nonché qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può nominare più medici competenti individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento“.
In questo caso avranno ruolo di Medico Competente più figure, ma uno solo dovrà necessariamente essere eletto come “coordinatore”.
Il compito non risulta quindi derogabile pena l’ interdizione dalla professione per Medico del Lavoro